Eu – Dàimon
La Felicità negli Anni di grazia dal 2020 in poi
SECONDA EDIZIONE RIVEDUTA E AMPLIATA
Sempre e ancora Un Libro per Tutti… e per Nessuno
Di cosa parla questo libro per Tutti e per Nessuno? Di un dàimon strano, che avrebbe a che fare con una certa qual felicità, emersa assurdamente a partire da quell’anno 2020 così drammatico? Di questo e di molto altro. Se sei tra i Tutti ai quali queste pagine sono offerte, lo scoprirai dopo averlo letto. O strada facendo.
Sì, perché, una volta in fondo, spetterà a te scrivere la conclusione. La tua. Potrebbe anche accadere che Nessuno arrivi alla fine di questo viaggio tra riflessioni ed emozioni, talvolta impegnative, improvvise e scioccanti su quel che è accaduto e sta accadendo. Troverai tante domande e tentativi di risposta.
È un libro che potrebbe servire come bozza di manuale d’uso per gli amici del dàimon, quelli della speciazione, ormai in cammino sul sentiero della Verità, della Libertà, della Felicità. Quelli che si stanno preparando all’impatto. Che andranno oltre le macerie. Quelli che hanno una storia stupenda da raccontare sugli Esseri aurei.
Il libro comincia così:
Prepararsi all’Impatto! Ho scritto che la fine del nuovo ordine mondiale passa attraverso una collisione ormai inevitabile e considero un dovere rendere nuovamente disponibile questo libro per Tutti e per Nessuno. A quattro anni di distanza permango convinto che il 2020 sia stato un Anno di grazia. In verità, malgrado la nostra distrazione nel percepire le elargizioni della Natura e la sconfinata propensione al lamento, ogni anno elargisce la sua dose di benedizioni, ma quello è stato indubbiamente un momento singolare. E, parimenti, mi sento di confermare che, contraddicendo l’apparenza e continuando a sfidare la diffusa miopia, c’è stata felicità in quei mesi di inaudita violenza!
Come mascherare ancora una tale brutalità, esercitata innanzitutto su menti e cuori, quale preludio a quella portata dalle siringhe sui corpi nei due anni successivi, subdola velenosa premessa ai lasciapassare per esistere? Valeva la pena provare a cercare un frammento di verità sotto cumuli maleodoranti di menzogne quando sembrava solo velleità eccentrica destinata a frustrazione? Perché, inoltre, tormentarsi con tante domande? Timore di peccare di presunzione? Buttarsi in un impegno insensato, sprecando tempo ed energie a voler cercare l’alba dentro l’imbrunire?
Osai perché, malgrado tutto sembrasse darci torto, vedemmo qualcosa che brillava tra le nebbie fitte dell’inganno. La felicità non è un sentimento, come l’allegria. La felicità è un’attività, suprema, fine a se stessa. Nel 2020 si mise in moto un processo di consapevolezza, forse latente da tempo, ma che difficilmente sarebbe giunto a emersione senza la provocazione di un evento di portata mondiale come fattore scatenante. Una singolarità nello spaziotempo?
La felicità incipiente consistette, quantomeno la mia, nel capire che era finalmente iniziata la fine dell’età del ferro. I Pochi stavano giocando l’ultimo round della loro partita e qualcosa era andato storto. Il maledetto raggiro, mastodontico e sfrontato, codificato nell’Agenda ONU 2030 veniva definitivamente portato a evidenza e smascherato. Mentre si vedevano in scena le marionette mandate allo scoperto per eseguire la soluzione finale, andava formandosi, senza troppo rumore, un manipolo di Patrioti evoluti che, irriducibilmente impermeabili alle verità tossiche della televisione, stava ritrovando familiarità con il lessico esistenziale di una civiltà Aurea, celebrata da grandi poeti ma squalificata da piccoli pastori come un fantasioso mito.
Quella trinità suprema, limpidamente sacra nella sua spirituale umanità, tornava a scaldare i cuori: Verità, Libertà e Felicità sembravano ottenere considerazione e potevano sprigionare ancora il loro potere divino. L’anno successivo fu terribile: vennero allestiti i lager per l’inoculazione dei sieri genici e l’imposizione dei lasciapassare creò i ghetti nei quali isolare i sorci no qualcosa. Discriminazioni vigliacche hanno devastato infinite coscienze, fragili e impreparate, stuprato e spezzato relazioni, sconvolto famiglie in modo sovente irreparabile. La più imponente task force di criminali della peggiore feccia mai allestita si mise all’opera per sferrare il colpo mortale: la guerra contro i popoli giungeva allo stadio della cesellatura definitiva, da completare entro il 2030, secondo i piani. Malgrado un immane sforzo planetario, costruito e attuato con complicità di ogni ordine e grado, qualcosa non andò come i demiurghi della massoneria finanziaria avevano pianificato.
Era ancora disponibile il testo pubblicato a dicembre del 2020 e già mi era sorto il desiderio di tornare su quelle pagine per una nuova edizione, da arricchire ulteriormente di spunti e riflessioni. La deriva pandemica in quell’anno era infatti solo iniziata e l’accelerazione che ne sarebbe seguita avrebbe avuto una portata devastante. Nei due anni successivi avremmo assistito, con maggiorazione del prezzo, al barbaro dramma del culto spudorato e spietato alla dea menzogna.
Agli eventi si può reagire in molti modi ed è in questa scelta che si palesa di quale attrezzatura si dispone per affrontare le condizioni avverse. Per gli avveduti non conta il buono o il cattivo tempo: sanno che ha valore solo un buono o cattivo equipaggiamento. Acquisito che è auspicabile evitare corti circuiti, è saggio scegliere la modalità più coerente con il proprio sentire e con i propri valori: io continuai a scrivere e pubblicare articoli, sul mio blog e sulla mia pagina social. Nel tentativo, non sempre agile e talvolta tormentato, di capire e di interpretare facevo uso del logos, l’amico caro di un filosofo, non di rado, tuttavia, in tensione con le emozioni e con la loro origine.
L’epoché consiste nella sospensione del giudizio quando la conoscenza non può avvalersi di informazioni credibili e restare guardinghi e vigili sulla narrazione massmediatica era dovere etico. Il dubbio portava alla spregiudicatezza nel porre domande, politicamente scorrettissime, per crivellare il muro di infami bugie sparse a piene mani, nella ricerca di un senso a quel che stava accadendo. Fui illuminato dalla consapevolezza interiore che scettico significa ricercatore. Inutile nascondere che ero preoccupato nel trovarmi in campo aperto, su un terreno accidentato e non familiare, senza una mappa, e con parecchi angoli bui.
Eu Dàimon
La Felicità negli Anni di grazia dal 2020 in poi
E adesso guarda cosa troverai in queste 506 pagine:
Premessa alla Seconda edizione
Introduzione
Capitolo 1: Qui e Ora
- Della stessa sostanza dei Sogni
- Ciò che facciamo in vita riecheggia nell’eternità (Marco Aurelio)
- Io sogno cose mai esistite e dico: Perché no?
- Una questione impersonale
- Profezie
Dichiarazione del Coronavirus
Capitolo 2: Oltre. E Dentro
- Felicità, il Demone del Bene
- Aldilà e, finalmente, Aldiquà
- Povertà: inganno e beffa
- L’Etica del Bene e della Felicità
- Economia: il Dies irae!
- Lavorare: dal latino, labor che significa fatica
- Scienza architettonica in sommo grado
- Caro Denaro ti scrivo…
- Un Mondo Migliore, già ieri
In Nome della Felicità… (Lettera al Papa)
Capitolo 3: Sulla via del moralmente bello
- Primum non nocere
- E morta Morte, si estinguerà il morire
- Dichiarazione di Autosufficienza e Perfezione!
- Incredulità per un negoziato audace
- Mendicanti di verità
- Imparare l’Eticrazia
Discorso in Senato
Capitolo 4: Il pensare è a tutti comune (Eraclito)
- Orfani dello scopo. Sceglierlo!
- Uni-versus: nuove coordinate esistenziali
- Nel sole della Verità, fuori dalla Caverna
- Per un Umanesimo con il linguaggio dei Patrioti evoluti
- ll dàimon, la meraviglia del mondo interno
Conclusione
Appendice: l’Antico ordine mondiale
Ringraziamenti
Indice
Pagina dopo pagina, ti accorgerai che ci sono consapevolezze alle quali si giunge non senza febbre e lacrime, dove si confondono spasimo e meraviglia: non importa quale sia la difficoltà, non conta dove sia, non ha alcuna importanza chi sia coinvolto, una sola è la verità: non abbiamo altro paziente che noi stessi. Tutto il potere proviene dall’Interno! È solo questione di convogliare pensieri ed emozioni nella direzione della Perfezione della Natura umana, cogliendo l’essenziale, quello che è invisibile agli occhi.
Alla paura si fa fronte solo con il coraggio della felicità. E il modo per generare il vero cambiamento in noi stessi e, di riflesso, nel mondo, attraverso l’elevazione del livello vibrazionale, è la via spirituale. Il supremo e più efficace agire si chiama contemplazione: L’attività di Dio, che per beatitudine eccelle, è l’attività contemplativa. Quindi anche tra le attività umane quel che è più congenere a questa, sarà quella che è più capace di render felici. Per quanto dunque si estende la contemplazione di tanto si estende anche la felicità (Aristotele).
Quando sono arrivato in fondo mi sono reso conto che non mi piacciono le conclusioni. Tra post e libri ho scritto molto in questi ultimi quattro anni. Dopo questo libro e l’articolo su L’Antico Ordine Mondiale non so davvero cos’altro potrei al momento aggiungere. Solo degli auguri contemplativi per coloro che li sanno apprezzare. E qualcosa da non dimenticare: Quanto più in alto ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a coloro che non possono volare (F. Nietzsche).
Eu Dàimon
La Felicità negli Anni di grazia dal 2020 in poi
Porta i libri ai prossimi eventi in cui sarò invitato:
sarò felice di farti la dedica personalizzata!
Un abbraccio,