Mauro Turrini
l’Amore è eterna traboccante Bellezza
Il mio nome è Mauro. Mauro Turrini.
“Ci sono uomini che vedono le cose come sono e dicono: Perché?
Io sogno cose mai esistite e dico “Perché no?”
(George Bernard Shaw)
I miei primi 60 anni sono stati belli. Felice di averli vissuti così. Non avrei potuto viverli altrimenti. Sono stati i miei.
Sono l’unico e totale responsabile di ogni mio istante. Di tutti gli istanti. Infiniti, eppure Nulla.
Ora sono avvolti nel Vuoto divino dove tutto è luce. Grazie, giorni fatati, che mi avete portato qui su ali d’aquila.
Figli della Conoscenza di ieri, inchinatevi oggi al Mistero!
I prossimi 60 saranno meravigliosi. Oltre ogni immaginazione. Perché è destino così. Nella consapevolezza del Sì.
Nell’incontro che avvolge di Luce. Da innamorato dell’Amore. In fondo all’anima. Nel Noi divino.
Dove tutto si può. Ora. Estasi.
Scarica il mio curriculum:
Curriculum Vitae Mauro Turrini sempre aggiornato
E ora…
…alcune parole su di me, senza lo schema obbligato di un Curriculum.
Ti dirò di me in modo più discorsivo. Preferisco.
Mauro Turrini. Nato a Lumezzane, un importante centro industriale del bresciano, nel 1958. Per chi dà importanza agli astri, era il 7 gennaio.
Fin dalle superiori mi è sempre piaciuto leggere e così imparare qualcosa di più su di me e su questo mondo. Il mio interesse per la conoscenza dell’uomo mi ha quindi spinto fin da giovane a studiare temi filosofici, antropologici e religiosi che tanto avvolgono il mistero umano. E questo arcano qualche volta mi ha sì sconvolto ma sempre affascinato. Perché è meraviglioso.
Ho anche giocato e mi sono divertito con tanti amici. Giornate in montagna. Esperienze in tenda. Avventure e ragazzate che hanno cimentato amicizie indistruttibili negli anni. Quante belle risate di gusto! Qualche amarezza, certo, ma sono stato fortunato ad avere una famiglia che mi ha voluto bene. Ho sempre amato il mio paese. Gli devo molto.
Al momento di scegliere cosa fare nella vita, ho deciso per la filosofia. Volevo impararla e poi insegnarla. E così è stato, anche se solo in parte perché unita all’approfondimento di tematiche religiose. Convinto come ero che un uomo è quello che crede, ho capito che veramente una fede religiosa è un’efficace risposta alle molte domande che le persone si pongono. Una grande soluzione. Ma talvolta anche una devastazione nell’anima.
Non so bene se quello che ho insegnato è stato utile ai miei studenti. Lo spero. Naturalmente con loro mi scuso, a distanza di tempo, per non aver insegnato loro la splendida filosofia dell’amore. Ma è stata una conquista venuta più tardi. Come tante altre, lungo un percorso che ha avuto qualche intoppo, conosciuto qualche sbadiglio e alcuni starnuti. Sono incappato anche in qualche temporale estivo, ma mi è stato salutare. Ha rafforzato lo spirito.
Così mi è capitato di fare più esperienze professionali, come insegnante, poi come traduttore letterario e come ricercatore. Mi piacevano le analisi linguistiche computerizzate: avevo contribuito all’avvio di un affascinante progetto di indagine sulle opere di Tommaso d’Aquino. Doveva essere il lavoro del resto della mia vita e invece dopo alcuni anni finirono i soldi per pagarmi. E ho imparato che nulla è mai definitivo. Una pagina si gira e un’altra si offre per essere scritta.
E cominciai così ad occuparmi di benessere: dalla ricerca pura al network marketing. Facevo del bene alle persone aiutandole a crescere nel rispetto di se stesse, iniziando con la cura della propria alimentazione. Dalla solitudine delle microanalisi ai wellness check e alle consulenze sulla colazione equilibrata: non c’è che dire, avevo fatto un bel salto. Seppur per pochi mesi, quell’esperienza ha giovato molto alla mia crescita. Ho avuto modo di conoscere tante persone che mi hanno arricchito. Sono loro grato per quel che ho ricevuto.
Ma la nostalgia della filosofia e della spiritualità è tornata presto a farsi sentire. Quasi prepotente. Il dottorato di ricerca in Antropologia medievale alla Sorbona di Parigi mi aveva allargato molto gli orizzonti sulla natura spirituale dell’uomo. Se l’esperienza antropologica del divino è importante, vi è però qualcosa di più profondo ancora. Qualcosa che nell’animo umano precede ogni religione, ossia appunto la natura spirituale dell’uomo, il suo mistero, la sua presenza nell’Universo. Sono tornato a letture filosofiche che mi riportassero all’essenziale. Volevo poter essere di aiuto a chi è stanco di sé e stanco dell’umanità. Volevo che nessuno sprecasse la sua vita a lamentarsi.
Ho cominciato a scrivere. In piena crisi economica volevo parlare di Abbondanza. L’ho fatto per il mio paese, ma è diventato utile a tanti. Propone soluzioni. Poi ho scritto una Lettera Enciclica a nome del più grande di tutti i papi e l’ho titolata “In te omnia sunt – Tutto dipende da te”. E poi l’amore. Sì, l’e-book dal titolo “Ama e fai quello che vuoi”. Ma anche l’ebook sullo Yoga della Risata e la pubblicazione prestigiosa per il 50° Anniversario del Moto Club Lumezzane.
E da ultimo, le 335 pagine che mai avrei pensato di scrivere dando un’originale interpretazione di quella che veniva chiamata pandemia: Eu-dàimon. La felicità nell’anno di grazie 2020. Un Libro per tutti e per nessuno. Da leggere.
E poi articoli e articoli sul mio blog, sul sito www.yogadellarisata.eu e su altri portali.
E poi conferenze e conversazioni di filosofia.
Sono diventato anche Teacher di Yoga della Risata: mi diverto e insegno anche come star bene ridendo.
E ancora, la mia passione per la Scherma. E come Docente CONI per insegnare a fare dello sport una possibilità per tutti di miglioramento personale.
Questo e altro trovi con più dettagli nella mia Biografia qui appresso.
Se vuoi, chiedi a Google di me e ti dirà tutto. Anzi, ti indicherà anche i video di Mauro Turrini che puoi trovare su YouTube.
Puoi scaricare la mia Biografia qui:
Ma se ora vuoi seguirmi qui, ti dirò di più riguardo allo Yoga della risata
NB: Parlando di Mauro Turrini, non ho voluto annoiarti a dirti tutti i dettagli della mia formazione e delle mie attività. Nella mia Biografia puoi soddisfare la tua curiosità. Mi premeva di più raccontarti innanzitutto del mio cuore e della mia passione per la vita che non incolonnarti i miei titoli nella freddezza di un curriculum compilato allo scopo di farsi assumere da qualcuno. La fiducia tra persone passa nell’emozione di ciò che le avvicina, nella sincerità delle loro intenzioni, nella volontà di rendersi utili, nella semplicità della loro voglia di crescere.
Ti servirebbe a qualcosa sapere che mi sono laureato in filosofia con il massimo dei voti? Che sono finito a Parigi con una borsa di studio del Governo francese? Che ho conseguito il Dottorato di ricerca alla Sorbona in Antropologia ottenendo come valutazione un “Très honorable avec les félicitations du jurie“? Che le mie ricerche hanno portato ad articoli di critica testuale pubblicati in riviste scientifiche internazionali del calibro e prestigio della francese “Revue de Sciences Philosophiques et Théologiques” o dell’italiana “Studi Medievali”? Che sono stato onorato della stima e dell’amicizia di uomini di scienza di livello internazionale quali il paleografo Prof. Jean Vezin, il medievalista Padre Pierre Marie Gy, lo storico delle religioni Prof. Michel Melin e di uno studioso di critica testuale come Padre Louis Jacques Bataillon?
E se ti dicessi che ho tradotto parecchi libri dal francese? E che per anni ho fatto analisi microlinguistiche computerizzate a fianco di uno dei grandi pionieri dell’informatica linguistica, ossia con il Padre Roberto Busa, riconosciuto scienziato di fama mondiale, creatore del monumentale Index Thomisticus?
Quel che importa davvero è in fondo solo l’amore per la vita, nella gioia di dare e ricevere, di imparare ogni giorno a saper comunicare sempre meglio quel che abbiamo da offrire. Nulla di più bello.
…e l’inizio di tutto…
Non so da quanto tempo fossi entrato in questo mondo, ma a giudicare da quel bel ridere dovevo essere davvero contento di esserci venuto.
Oggi, sessant’anni dopo, sono ancora felice di esserci venuto. Ci sono state ancora tante meravigliose risate anche se non sono mancate quelle lacrime che la Vita ti chiede affinché i tuoi occhi possano essere limpidi nel vedere la bellezza che siamo.
Quando verrà il momento di lasciarlo con gratitudine questo mondo, voglio ancora la stessa serenità raccontata in quella risata. Potrà forse fermarsi il cuore di un vecchio, ma quel bambino sorridente non morirà mai.