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Successo: una sinfonia in 10 verbi. 2°: Ascoltare.

Il nostro successo è nel nostro nome stesso. Essere qui, essere completi, essere amati, essere in espansione. Essere, semplicemente: questo è il nostro successo. Nessun affanno quindi per il domani.
Attraverso l’ascolto interiore prendiamo consapevolezza del nostro successo. Esso coincide con il nostro stesso essere stesso. Niente può quindi darci affanno perché siamo l’emanazione del Tutto. Possiamo quindi celebrare ogni giorno come una festa.

Successo: una sinfonia in 10 verbi. 1: Capire.

Se successo è participio passato del verbo succedere, si è davanti ad una scoperta incredibile. In successo è un evento che già ci appartiene. Si sposta l’asse dell’attenzione dal futuro al presente. La consapevolezza di essere già noi stessi un esito favorevole porta a vivere intensamente il presente senza proiezioni chimeriche nel futuro. Il tuo successo sei tu.

Successo: ti stiamo cercando. Sei tu il nostro grande amore?

La ricerca del successo è qualcosa che appartiene a tutti. Indipendentemente da come si intenda il proprio successo. La frustrazione per non riuscire a raggiungere quel che desideriamo induce a una nuova comprensione del successo: non cose da avere ma modi di essere. Il primo e principale è l’amore, chiave interpretativa di una vita felice a prescindere.

Essere contenti si può. Ed è persino facile.

Ti ritrovi a non essere contento e non sai il perché? Basta passare in rassegna alcune situazioni della nostra vita per capire che siamo condizionati dall’insoddisfazione per quel che non abbiamo: cose, salute, approvazione. Siamo condizionati spesso dalle compagnie che frequentiamo. L’Igiene relazionale è un buon punto di partenza per megliorare la nostra visione di noi stessi e del mondo.

Preghiera? Come si può se non si stente un dio accanto?

Per quanto riguarda il far posto alla preghiera…come si può se non si sente un dio accanto?
Tra amici le risposte migliori sono solo attesa condivisa. Insieme all’amico puoi solo condividere il momento, quel frammento di vita messo a nudo dalle sue parole. Dette a te. La risposta alle sue domande non verranno da te. Non le hai tu. Ma possono passare attraverso il tuo sorriso. Puoi stare accanto a lui ad aspettarle.
Basta poi concedersi uno sguardo. Per sé. Ammirarsi. In silenzio contemplare la Presenza.
Lì c’è Dio, la fede, la preghiera. Dentro. C’è già tutto. In abbondanza.

Procrastinare: come curare il cancro del “dopo”.

Procrastinare è una malattia che tanti. Come guarire dal cancro del dopo? Credo tutto sommato con una terapia molto semplice fatta di 5 accorgimenti che paiono efficaci.
Dalla saggezza del proverbio “non rimandare a domani quello che puoi fare oggi” ad una lettura della sfasatura che il “dopo” introduce nella vita. La buona notizia è che con alcuni semplici accorgimenti si può ritrovare la propria centratura psicologica nel presente.